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Un anno dalle mille teorie. Qual è quella giusta?! Forse è ora di andare oltre la mente...

Immagine del redattore: Nicole MarchettiNicole Marchetti

Aggiornamento: 8 gen 2021

In questo ultimo anno, ne ho sentite di tutti i colori.

Mille teorie diverse.

Chi crede nel complotto.

Chi crede nella ribellione della natura.

Chi crede solo nella scienza e vuole sconfiggere il virus.

Chi vede l'arrivo di una nuova possibilità di cambiamento.

Chi crede nel potere evolutivo di questi giorni.

Chi vive aspettando la tragedia, economica, sociale...


Qual è giusta, qual è sbagliata?

E se non esistesse nulla di giusto e nulla di sbagliato?


Ognuno vive qualsiasi situazione in base a ciò che vive dentro di sé.

Ogni istante riflette ciò che abbiamo dentro.


Non c'è separazione.


La mente analizza e giudica in continuazione ciò che accade sulla base delle informazioni che ha, attraverso i miti sociali, le esperienze passate, la morale comune, familiare.


Noi viviamo emozioni, esperienze che la mente giudica in senso negativo e cominciamo a soffrire.


La sofferenza nasce dalla mente che giudica un qualcosa come sbagliato, negativo e ci pone in un atteggiamento di non accettazione verso quella cosa.


Ci pone su un piano in cui siamo separati da quelle emozioni e quelle esperienze, togliendoci così la possibilità di trasformarle, che è invece possibile solo integrandole, riconoscendole come nostre e parte di noi.


Non è l'ansia in sé, la rabbia in sé, la depressione in sé.

Il fatto è che le giudichiamo sbagliate, le giudichiamo negative per noi e non accettiamo di essere ansiosi, arrabbiati e depressi.


Possiamo imparare ad andare oltre la mente, con la meditazione ad esempio, con gli esercizi di presenza.

Possiamo aiutare la mente aumentando la nostra consapevolezza, dandole più informazioni, espandendola con la Coscienza Universale.


Ma per farlo, dobbiamo essere disposti a mettere in dubbio tutti i nostri Credo.


Se avessimo occhi per vedere, se non utilizzassimo la mente per capire, potremmo osservare il miracolo della vita, della natura, di Madre Terra.


E vedremmo la Bellezza, la Meraviglia, l'Amore che muove tutto.


E se tutto nella vita accadesse perché ha un fine, e non perché ha una causa?


Se tutto accadesse perché ce lo stiamo scegliendo, a volte inconsapevolmente?


Se tutto accadesse per noi e non contro di noi?


Certo, la mente che non è abituata a sentire queste nuove informazioni farà resistenza, le giudicherà in automatico come non vere, come ridicole.


Abbiamo passato anni ed anni a cercare di razionalizzare tutto, a cercare una causa per tutto, per dimostrarlo scientificamente.

Abbiamo cercato di rendere tutto controllabile, verificabile.


E se ad oggi, come è già successo in passato, non avessimo tutte le informazioni necessarie per spiegare tutto?


E se non le avremmo mai se continuiamo ad utilizzare solo un unico strumento? La nostra mente?!


Ed è qui che entra il gioco la Fede.


La Fede è associata spesso alla religione, ma la Fede è molto di più.


La religione non è Fede, è un credo. Quando si crede in qualcosa di concreto, definibile, diventa un credo.


La Fede va oltre la certezza, va oltre la definizione.


La Fede è legata all'ignoto, all'invisibile.


La Fede è collegata all'Amore, all'Anima, a quel principio che muove tutto in ogni momento, che sta alla base della creazione, della trasformazione, della vita e della morte, delle leggi di natura, a quell'energia che silenziosa collega ogni cosa e si muove in una meravigliosa danza con il tutto, a quell'intelligenza sottile che è presente in ogni nostra cellula, in ogni essere vivente.


La Fede è legata alla consapevolezza sottile che tutto è al posto giusto, che tutti noi siamo pezzi unici e necessari per completare il Puzzle del Grande Disegno Divino.


E quindi grande Anima ti vedo e ti abbraccio,


Nicole



 
 
 

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